Schiaffone alla Triplice sindacale da parte dei dipendenti pubblici: lo sciopero fallisce

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Schiaffone ai sindacati della Triplice da parte dei dipendenti pubblici. Dimostrando più responsabilità di chi li rappresenta, i dipendenti della pubblica amministrazione hanno disertato in massa lo sciopero indetto dai sindacati di sinistra per avere più soldi. L’adesione allo sciopero del 9 del settore pubblico (dati ancora provvisori) scende al 3,80% in base all’aggiornamento di ieri alle ore 14,30. Insomma, poco oltre i 23 mila lavoratori su 730 mila rappresentati dalle amministrazioni che hanno comunicato i dati tramite procedura Gepas. A riferirlo sono fonti della Funzione pubblica che avevano riferito di una percentuale intorno al 4%.

Flop per lo sciopero indetto dalla sinistra

Il flop dello sciopero dei dipendenti statali, al quale, secondo i dati ufficiali, ha aderito solo il 3,61 per cento dei lavoratori, dimostra ancora una volta che le organizzazioni sindacali hanno perso ogni aderenza con la realtà. In un Paese dove lavoratori autonomi e partite iva, senza alcuna tutela e dimenticati dal Governo, lottano da settimane sperando di poter presto ricominciare a produrre reddito, far protestare i – pochi – garantiti era una idea balzana. I lavoratori italiani, ancora una volta, si sono dimostrati più intelligenti e avveduti di come li immagina chi pretende di rappresentarli e di dare loro lezioni”. Così, in una nota, il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito azzurro.

I dipendenti più responsabili di chi li rappresenta

Incredibilmente, e falsamente come sempre, la Cgil parla di una fantasiosa “mobilitazione”. Che non c’è stata. “La riapertura di uno spazio di confronto è certamente il primo risultato della mobilitazione di queste settimane. Verificheremo nel rapporto con il Governo la concreta disponibilità a dare risposte all’insieme dei temi posti dal sindacato”. E’ quanto affermano in una nota il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini e la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino. Al termine dell’incontro con il ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone e il sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia Pier Paolo Baretta.

Ma il governo continua a “calarsi le brache”

Eppure, nonstante questa palese sconfessione dellaTriplice sindacale da parte dei lavoratori, il governo non esita a “calarsi le brache”. Oltre allo sforzo finanziario ragguardevole sul rinnovo dei contratti e l’impegno in corso sulle stabilizzazioni, dalla scuola al settore sanitario, durante l’incontro con i sindacati Cgil Cisl e Uil il ministro per la Pa, Fabiana Dadone, a quanto si apprende, ha fatto notare che l’elemento perequativo per legge è “una tantum”. In accordo con il Mef si punta a renderlo stabile per fare redistribuzione in favore delle fasce basse. Insomma, gli vogliono dare altri soldi mentre la maggioranza degli italiani ormai ha perso il lavoro e il 27 del mese è un giorno come un altro.