Senatrici di FdI e Pd unite nella lotta alla violenza sulle donne come “arma di guerra”

“Parliamo soprattutto dell’invasione russa in Ucraina e del conflitto Israele-Palestina, ma i conflitti nel mondo sono tantissimi, tutti voluti e agiti quasi esclusivamente dagli uomini e nei quali le donne pagano un prezzo altissimo pure se innocenti”. Così la senatrice del Pd Valeria Valente, intervenuta al convegno promosso in Senato dalla senatrice Fratelli d’Italia Susanna Campione, dedicato al tema della violenza contro le donne come strategia di guerra.

“Le donne – prosegue Valente, già presidente e attuale componente della Commissione femminicidio- pagano un prezzo altissimo a partire non dalla loro fragilità ma dalla loro condizione, e dalla loro potenziale forza: il corpo delle donne genera vita ed è ritenuto simbolicamente qualcosa di molto forte, per questo viene violato, umiliato, offeso, vilipeso, mortificato, violentato. Gli uomini tendono attraverso questi gesti a imporre e dimostrare la loro forza, la loro cultura della sopraffazione e il loro potere, su un popolo e su uno stato ma anche su pezzi di libertà e di democrazia conquistati”.

Dalla senatrice Campione arriva la proposta di un disegno di legge condiviso per contrastare il fenomeno: “Siamo sempre stati disponibili, perché abbiamo sempre lavorato sul fronte della violenza maschile contro le donne in maniera trasversale: se ci fosse la volontà di mettere al bando nei limiti del possibile e contrastare questo fenomeno, attraverso un disegno di legge, la nostra disponibilità a lavorare in modo trasversale”.

“Una legge per punire la violenza sulle donne come arma di guerra”

“In occasione del convegno ‘La violenza sulle donne come strategia di guerra’, promosso dalla senatrice Susanna Campione (FdI) al Senato, con la partecipazione di Roberta Anati, presidente di Elnet Italia, il senatore Giulio Terzi (FdI) ha ripreso quanto anticipato dalla senatrice Campione in merito ad una proposta di legge “per colpire le violenze sessuali applicando quello che è già un principio della giurisdizione universale che esiste già come elemento fondante e che deve essere esteso a livello internazionale.

In questo senso – ha osservato Terzi – assume grande importanza la Convenzione di Lubiana-L’Aja che il 14 febbraio scorso l’Ue ed altri Paesi hanno sottoscritto. Essa riguarda la cooperazione giudiziaria contro il genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra. È sostenuta complessivamente da 68 Paesi, 32 dei quali hanno già sottoscritto formalmente”.

Terzi: “Usano il terrore contro i più vulnerabili”

Quella contro le donne – ha proseguito – “è una violenza organizzata, sistematica, diretta da Stati criminali e criminali organizzazioni terroristiche che la impiegano nelle loro sporche guerre di distruzione di intere popolazioni e la loro identità”. In riferimento ai casi affrontati nel convegno, Terzi ha poi detto: “Hamas vuole distruggere lo Stato e l’identità di Israele, la Russia vuole distruggere lo Stato e l’identità dell’Ucraina. Il terrore contro i più vulnerabili, le donne i bambini e gli anziani è divenuto su entrambi i versanti un’arma che vale di più persino dei missili ipersonici e delle armi proibite usate nei teatri di queste sporchissime guerre.”