Simonetta Matone svela il suo derby con il laziale Michetti: “Mio zio giocava nella Roma di Campo Testaccio”

Il candidato sindaco Enrico Michetti laziale, il suo candidato vice, Simonetta Matone, tifosissima della Roma. Il derby del centrodestra romano sta tutto qui.
“Ho diversi grandi amici laziali ma non potevo che essere della Roma con uno zio che ha difeso i pali della porta giallorossa tra il 1927 e il 1930″. Lo racconta Simonetta Matone, candidato Prosindaco e capolista della Lega per le elezioni a Roma.
Mio zio si definiva “er mejo portiere der monno” ed era anche laureato. Alto, elegante, bellissimo Bruno Ballanti, in arte Ballante era un uomo molto spiritoso. Ad un giornalista che dopo avergli visto al polso un orologio d’oro, gli chiedeva se fosse un cadeaux, lui rispose, no, è un Omega”. La presunta gaffe fece il giro di tutti i quotidiani dell’epoca”.

Simonetta Matone e il ricordo dello zio portiere della Roma degli anni ’30
”Mio zio Ballanti raccontava sempre di un derby, uno dei primi al mitico Testaccio, finito 0- 0, dove parò l’impossibile. Mi dicono che quel campo ora è una radura e che dovrà essere recuperato. Spero che non faccia la fine dello Stadio Flaminio dove mi auguro che un giorno possa giocare la Lazio. Come spero che presto la Roma possa avere, grazie alla proprietà americana, uno Stadio nuovo degno della sua storia.
La Capitale ha grande bisogno di impianti sportivi soprattutto in periferia, come luoghi di aggregazione per i giovani. Se arriviamo in Campidoglio state sicuri che questi sogni si realizzeranno”.
Chi era Bruno Ballanti, lo zio di Simonetta Matone
Bruno Lorenzo Pasquale Ballanti (Tivoli, 15 aprile 1906 Roma, 25 dicembre 1977) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo portiere. Cresciuto calcisticamente nel Tivoli, approda nel 1926 all’Alba Audace che, l’anno successivo, partecipa alla fusione che d vita alla Roma; Ballanti nelle tre stagioni in giallorosso accompagna la squadra nei suoi primi passi: lui a difendere i pali nella finale della Coppa Coni che nel 1928 assegna il primo trofeo alla squadra capitolina, cos come lui il portiere titolare nella partita che inaugura Campo Testaccio e nel primo derby con la Lazio.