SOS covid, tra mercoledì e venerdì tre voli da Nuova Dehli

Scatta la massima allerta sul fronte della variante indiana del covid 19. Infatti tra mercoledì e venerdì, sono attesi tre voli diretti da Nuova Dehli all’Italia. Con destinazione finale Roma Fiumicino. E al ministero della Salute starebbero studiando la possibilità di un’apposita ordinanza, per bloccare questi vettori. La cosa però non sarà semplice, perché il divieto c’è già. E riguarda tutti i passeggeri provenienti dall’India, dallo Sri Lanka e dal Bangladesh. Unica eccezione, chi sia in possesso della cittadinanza italiana. Che comunque una volta arrivato, dovrà essere sottoposto a tampone. E anche se negativo, scontare un periodo di almeno 14 giorni di quarantena. Il problema però nasce dalle cosiddette ‘triangolazioni’. Ovvero da passeggeri provenienti da questi Paesi a rischio, che riescano a sbarcare in una qualche altra Nazione in area Schengen. A questo punto, gli stessi potrebbero imbarcarsi con facilità in un volo UE. E dunque arrivare anche in Italia senza troppi controlli. Un’ipotesi remota? Non tanto. Se è vero che proprio l’altro giorno, un cittadino italiano proveniente dall’India che aveva fatto scalo in Francia, è arrivato a Roma. Dove fortunatamente è stato intercettato dalla Polizia di frontiera. Il passeggero si è difeso, dicendo di non sapere nulla del divieto. Ma con la paura del virus, adesso molti tentano la fuga dai Paesi colpiti dalla variante. E il rischio rimane molto alto.

Ultimo volo dall’India a Fiumicino, 23 positivi. Ora sono in isolamento in un covid hotel

Covid, 21 passeggeri positivi nell’ultimo volo dall’India. E ora altri 12 sono arrivati da Doha

Erano 21 i passeggeri positivi al covid 19 nell’ultimo volo consentito. Quello arrivato mercoledì scorso a Roma Fiumicino dall’India. E di questi, almeno uno era portatore della cosiddetta variante del virus. Ovviamente, sono stati tutti intercettati. Con gli infetti messi in isolamento, e gli altri comunque in quarantena. Ma anche nei giorni successivi, si è aperta qualche falla. Dell’uomo arrivato via Parigi, si è detto. Ma altri 12 cittadini italiani sono riusciti ad atterrare provenienti dallo scalo di Doha. Tra loro non ci sarebbero positivi. In ogni caso, ora i rimpatriati sono tutti ospiti in isolamento fiduciario di una struttura alberghiera di Roma, in via Gregorio VII. Non un vero covid hotel, comunque. Perché i posti allo Sheraton e alla Cecchignola al momento risultano tutti esauriti. Ma a creare più allarme è stato l’arrivo di un cittadino indiano a Roma, senza cittadinanza italiana, nonostante l’ordinanza Speranza lo vieti.

Cosa dice l’ordinanza

Racconta Carmine Guarino, responsabile per Fiumicino e per il Centro Italia delle Usmaf, Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera. «In teoria un fatto del genere non dovrebbe accadere, perché abbiamo comunicato a tutte le compagnie straniere che non possono trasportare verso l’Italia cittadini provenienti da India, Bangladesh o Sri Lanka. E l’abbiamo fatto proprio per evitare le cosiddette triangolazioni». Parliamo della possibilità che un abitante di questi Paesi, in area Schengen, possano evitare i controlli e salire su un vettore con destinazione per il Belpaese. Cosa che è appunto successa l’altro ieri a Parigi. «In ogni caso, anche chi proviene dalla Ue deve fare il tampone e fare la quarantena. Noi, poi quel cittadino lo abbiamo individuato e fermato». Resta comunque la massima allerta. Con una cabina di regia tra ministero della Salute, Viminale, Regione Lazio e comune di Fiumicino. Il tentativo è di dissuadere la compagnia di bandiera indiana a far decollare i voli. Anche per un motivo economico. Perché con le attuali restrizioni, viaggerebbero semivuoti. E potrebbe non essere conveniente. Sperando che posss bastare. E che nessun passeggero potenzialmente infetto, sfugga dalla rete dei controlli.

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