Spari contro bus Atac alla rimessa di Magliana. Nel mirino il campo nomadi di via Candoni

Spari contro almeno cinque mezzi dell’Atac che rientravano al deposito della Magliana. Nei pressi di via Candoni, dove sorge da tempo un grande campo nomadi. Che confina proprio con il terreno della rimessa. Gli atti di vandalismo sarebbero avvenuti giovedì e venerdì sera, al termine dell’orario di servizio. Quando i mezzi, per fortuna vuoti, si accingevano a rientrare. Ma lo spavento per gli autisti è stato grande, anche perchè i colpi sparati probabilmente con pistole o fucili ad aria compressa hanno pesantemente scheggiato i vetri dei mezzi. E solo per un miracolo, per gli operatori dell’Atac non sono scattate conseguenze peggiori. Una situazione inaccettabile, nonostante il presidio fisso di una o due pattuglie della Polizia locale di Roma Capitale. Che fanno quello che possono, ma che certamente non sono sufficienti per arginare una situazione che ormai ricorda il far west. O una delle favelas inaccessibili di qualche megalopoli dell’America latina. Così anche il sindacato è sceso sul piede di guerra. Non si può rischiare di morire sul lavoro, ha dichiarato il segretario del Fsm Fast Confsal Renzo Coppini. I mezzi vengono cannibalizzati, con furti di pneumatici e batterie. Tanto che non possono più sostare sul piazzale. E adesso anche gli spari, è davvero troppo. Chiediamo l’apertura di un tavolo immediato con la Prefettura, per avere risposte i termini di presidio del territorio e di garanzie per la sicurezza dei lavoratori.

Rogo al deposito ATAC di Magliana. Quattro bus distrutti dalle fiamme

Colosimo (FDI), spari contro mezzi Atac a Magliana fatto gravissimo

E la condanna contro le recenti aggressioni notturne e i colpi esplosi contro alcuni bus del’Atac in prossimità di via Candoni alla rimessa della Magliana è arrivata anche da tutte le forze politiche. Particolarmente dura la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo, che ha dichiarato: “Questo è solo l’ennesimo atto in cui otre al danno ai mezzi viene messa in pericolo la vita dei conducenti che transitano davanti al campo rom per entrare e uscire dal deposito”. Parole riprese anche dal vice sindaco e assessore ai trasporti di Roma capitale Pietro Calabrese, che ha bollato come “fatto gravissimo” quanto avvenuto l’altra notte. Ma adesso, specie da chi governa oltre alle condanne si aspettano risposte. Prima che succeda qualche fatto ancora più grave. Che nessuno auspica, ma che andando avanti di questo passo non si può più neppure escludere.

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