Stavolta è vero, Zingaretti se ne va: ha firmato le dimissioni da presidente della Regione Lazio

Zingaretti dimissioni

Nicola Zingaretti ha appena firmato le dimissioni da presidente della Regione Lazio. “Al di là delle note di enfasi ce l’abbiamo fatta” del presidente Zingaretti, anche la Corte dei Conti questa mattina, in occasione dell’udienza del giudizio di parifica del rendiconto regionale per l’esercizio finanziario 2021, ha denunciato il fallimento della sanità laziale facendo riferimento alla necessità di ‘un nuovo cambio di passo per recuperare il gap di diagnosi e cure ritardate a causa della pandemia e per l’ulteriore riduzione dei tempi di attesa per le visite specialistiche'”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Antonello Aurigemma.

Il governatore bocciato anche dalla Corte dei Conti

“I toni trionfalistici del presidente Zingaretti risultano quanto meno offensivi verso i tanti cittadini costretti ad aspettare mesi se non addirittura anni per una visita o un intervento programmato. Ai proclami abbiamo sempre preferito i fatti – sottolinea – e per questo fra i principali punti programmatici del centrodestra, che si candida a governare la Regione Lazio, saranno inserite proposte concrete, dettagliate e puntuali per l’abbattimento delle liste d’attesa e il rafforzamento della rete di prossimità territoriale: punti completamente disattesi nei 10 anni di infausta gestione Pd-Zingaretti”.

Laura Corrotti: “L’unica notizia buona è che Zingaretti ha dato le dimissioni”

‘L’unica buona notizia della giornata odierna sono le annunciate dimissioni di Zingaretti da Governatore del Lazio. Per il resto avremo modo di leggere il giudizio di parifica nel dettaglio ma non c’è molto da festeggiare. I conti sono in miglioramento perché i cittadini laziali pagano le addizionali Irpef e Irap più alte d’Italia, non certo perché la sinistra ha ben governato. Andate a chiedere a qualsiasi cittadino che ha necessità di prenotare una prestazione del sistema sanitario quanto deve attendere, per non parlare della drammatica situazione dei pronto soccorso romani. Andate a chiedere a qualche neo imprenditore se davvero oggi è più facile nel Lazio fare impresa rispetto a dieci anni fa. La barzelletta secondo cui il Lazio è una regione risanata pronta per competere con quelle del nord Italia può raccontarla solo ai suoi amici, forse gli unici che ancora lo seguono. Di sicuro non lo segue il suo partito che ha deciso di non avvalersi delle sue stupefacenti capacità amministrative e politiche, non candidandolo a nessuna delle cariche parlamentari in queste settimane. Se davvero il Pd è ridotto ad una guerra tra bande la colpa è del Presidente Zingaretti che con il suo ‘dividi et impera’ ha finito per mettere tutti contro tutti. Per non parlare della responsabilità politica per aver voluto investire, dietro i saggi consigli del suo mentore Bettini, nell’accordo regionale e nazionale con i suoi più fieri oppositori ovvero il M5S”. Così Laura Corrotti, consigliere regionale Fratelli d’Italia. “Oggi si chiude una delle pagine più tristi di questa Regione. Dieci anni buttati al vento senza che si ricordi di una sola cosa fatta. Da oggi siamo noi ad essere liberi, non certo lui”, conclude.