Stia in quarantena, ha volato accanto a un positivo. Ma era tornata dalla Sardegna il 26 Agosto

Stia in quarantena, perché lei ha volato seduta accanto a una persona che è risultata positiva al covid 19. E’ arrivata questa comunicazione a Lucilla F. (nome di fantasia ndr), che come tantissimi romani aveva scelto di trascorrere una settimana di vacanza a Porto Rotondo. Fino al 26 Agosto, giorno nel quale si era imbarcata sul volo Alitalia AZ 1904 in partenza da Olbia e diretto a Fiumicino. Senza sapere ovviamente che al suo fianco stava seduto un passeggero che purtroppo aveva contratto il coronavirus. Visto quello che stava succedendo, ho anche pensato di rinunciare a quella vacanza ha dichiarato Lucilla in una intervista ripresa dal quotidiano online ilcorriere,it. Ma ormai avevo prenotato, insieme a quattro mie amiche. Quindi anche per non perdere i soldi abbiamo deciso comunque di partire. Rispettando tutte le regole. Niente locali notturni, niente passeggiate in luoghi a rischio assembramenti. Tanto sole e bagni al mare nell’acqua cristallina. E jogging al tramonto, sulla spiaggia di lisciarujia. Quando non c’era più quasi nessuno al mare. Oltre che qualche cenetta in ristorantini tipici. Mantenendo sempre il distanziamento sociale. Quando sono tornata a Roma ho comunque sentito la necessità di sottopormi al test sierologico e di fare il tampone, ha proseguito la donna. Per una questione di rispetto verso gli altri. Tutto negativo, per fortuna. Ma ora mi è arrivata questa comunicazione, e mi sono davvero arrabbiata.

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Mi hanno comunicato la quarantena 15 giorni dopo il mio arrivo a Roma dalla Sardegna. L’assurda odissea di una donna romana

Mi è arrivata adesso una mail dal Ministero della salute. Nella quale vengo informata che in seguito a verifiche effettuate con il contact tracing avrei volato accanto a un passeggero malato di covid. Mentre rientravo con le mie amiche dalla Sardegna. Peccato che quel volo risalga ormai a 15 giorni fa. È furiosa Lucilla F., che ci tiene a raccontare la sua storia. Io appena sbarcata a Roma ho fatto test e tampone, ma solo per mia buona coscienza personale. Se fossi stata meno attenta, me ne sarei potuta andare in giro e al lavoro. Magari con il rischio di infettare altre persone. Che senso ha una comunicazione così importante che arriva con due settimane di ritardo? Quando il periodo di quarantena è già finito? Dicono che la tempestività è fondamentale per combattere il virus, ma evidentemente nel mio caso non è andata assolutamente così.

Da Briatore a Mirante, tanti i contagi eccellenti in Sardegna. Ma il contact tracing del Ministero è una lumaca.

Sono tanti purtroppo i turisti in vacanza in Sardegna che si sono presi il famigerato covid 19. Tra loro anche molti personaggi eccellenti, come il portiere della Roma Mirante e Flavio Briatore. In quei casi per fortuna si è stati in grado di intervenire tempestivamente. Ma evidentemente anche la sanità non è uguale per tutti. Perché la donna romana che il 26 agosto ha viaggiato in aereo accanto a un infetto è stata contattata solo ieri. Con l’avviso di osservare la prescritta quarantena. Peccato però che i 14 giorni di isolamento previsti dalla legge fossero appena scaduti. Una figuraccia per il Ministero della Salute, che per fortuna non ha avuto conseguenze. Ma purtroppo  se il contact tracing viaggia con i tempi di una lumaca, la sconfitta del covid non può essere tanto vicina.

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/20_settembre_11/stia-quarantena-avviso-14-giorni-db86e8a2-f39b-11ea-88b9-39ac85c19851.shtml