Storace: “Sul Cda Rai è mancato il fair play, ma l’errore l’ha fatto Draghi”

Rai lavoratori

“E’ mancato il fair play, ma non sono state violate leggi, è avvenuto tutto in Parlamento”. Lo dice in un’intervista a La Stampa Francesco Storace, attuale vicedirettore del Tempo, che nel curriculum politico ha anche un periodo da presidente della Commissione di vigilanza sulla Rai, a proposito della scelta dei consiglieri d’amministrazione di Viale Mazzini di nomina parlamentare che ha visto escluso il rappresentante di Fdi, Giampaolo Rossi. E spiega che l’appello di Giorgia Meloni al Quirinale non ha ragion d’essere: “E che può dire Mattarella? Mica può coartare il ruolo del Parlamento. Forse poteva raccomandare prudenza a Draghi: chi protesta dovrebbe rivolgersi a Palazzo Chigi, più che al Quirinale”, perché “il premier ha spostato a sinistra l’asse del Cda della Rai”.

 

Cda Rai: i consiglieri dovrebbero essere autonomi


Secondo Storace, dopo la scelta di Carlo Fuortes come amministratore delegato, “Draghi doveva dire a Letta: ‘Hai l’ad, in Cda Rai non nomini nessuno'”. Giorgia Meloni sembra però più arrabbiata con gli alleati di centrodestra: “Non ho partecipato al loro confronto, forse ne hanno parlato troppo tardi. Ma, lo dico a Meloni e anche al mio amico La Russa: è sbagliato dire ‘hanno fatto fuori il mio, quello ha la mia casacca’, i consiglieri della Rai dovrebbero essere autonomi dai partiti, bisogna smettere di ragionare in termini di spartizione di posti”. E sottolinea: “Sono serissimo, da ex presidente della Vigilanza tengo molto a questo aspetto”. Quanto alle voci che lo indicano come consigliere di Matteo Salvini sul fronte televisivo, chiosa: “Salvini non ha bisogno di consiglieri, siccome per lavoro seguo la Lega, ci sentiamo e parliamo”. E conclude: “Sicuramente ho apprezzato la scelta di Salvini di entrare in questo governo e parlo di più con lui. Anche perché Meloni ha meno piacere a sentirmi”.