Strappano il tricolore dalla caserma di Cerciello Rega: denunciati tre francesi

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Tre francesi ubriachi hanno commesso un atto oltraggioso. Un’azione che, in altri Paesi, comporterebbe una dura reclusione: hanno infatti strappato la bandiera tricolore dalla caserma dei carabinieri di piazza Farnese. Gesto ancora più oltraggioso, perché commesso proprio ai danni della caserma dove prestava servizio Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso il 25 luglio 2019 da due balordi americani.

Qualche bicchiere di troppo, l’euforia di una calda serata primaverile e poi la bravata che gli è costata, dapprima una denuncia a piede libero, poi la proposta dell’irrogazione del “Daspo Urbano”.

I tre francesi ubriachi se la cavano con un Daspo

I protagonisti della vicenda sono tre cittadini francesi di età compresa tra i 20 e i 22 anni, nella Capitale per turismo: qualche sera fa, i giovani, evidentemente alticci, camminando tra i vicoli del Centro Storico, si sono ritrovati in piazza della Trinità dei Pellegrini, a due passi da Campo dé Fiori, proprio di fronte alla caserma dei Carabinieri Roma piazza Farnese.
Alla vista della bandiera italiana esposta all’ingresso della caserma, il 20enne, issato in aria dagli altri connazionali, ha afferrato la bandiera e l’ha strappata.

Immediato è stato l’intervento dei carabinieri che, vista la scena dall’interno, sono usciti bloccando i tre buontemponi d’Oltralpe.
Dopo la denuncia a piede libero con le accuse di vilipendio e danneggiamento alla bandiera, nei confronti dei cittadini francesi i Carabinieri hanno proposto l’irrogazione del D.A.C.U.R., meglio conosciuto come “Daspo Urbano”, provvedimento con cui si vieta ai responsabili di accedere nelle aree urbane.

In Thailandia due italiani hanno rischiato due anni di carcere

Se i francesi avessero fatto lo stesso gesto in Thailandia avrebbero rischiato grosso. Ne sanno qualcosa due ragazzi di Bolzano, che nel gennaio di quattro anni fa, fecero un’azione simile in Thailandia. Strapparono alcune bandiere da alcuni edifici pubblici. I due finirono subito in prigione. I due hanno rischiato due anni di carcere. I ragazzi italiano erano stati arrestati il 10 gennaio a Krabi, nel sud della Thailandia. Dopo le manette erano stati costretti a scusarsi in un video. Parlando in lingua inglese davanti ai poliziotti e con la mani giunte in segno di scusa, nel video i due giovani avevano detto di essere “dispiaciuti” e che “non volevano essere offensivi”, confermando che “eravano molto, molto ubriachi”.