Sui diritti degli animali a Roma cercate Raggi a “Chi l’ha visto?”

raggi animali

Tempi duri per gli animali di Roma (tranne topi e cinghiali). “Nonostante la comunicazione del Sindaco abbia cercato di mostrare un asserito appoggio degli animalisti, la realtà è molto diversa sulla Raggi. E su cosa abbia effettivamente fatto per i nostri amici a quattro zampe. Come non ricordare la insensata gestione dei canili comunali. Durante la scorsa campagna elettorale, l’allora candidata Sindaco aveva dichiarato guerra al sistema delle proroghe. E si era scagliata contro i costi esorbitanti che, al Comune, costava la gestione di ogni animale. La cara Virginia sembrava intenzionata ad avviare una rivoluzione nel settore”. Lo ricorda Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina.

Figliomeni: “Sui cinghiali avvistamenti moltiplicati”

“Nella realtà invece non sono mancati casi di quadrupedi morti in maniera sospetta. Ma anche di ambienti scarsamente igienici e di poche adozioni come da noi ripetutamente segnalato sia dopo vari sopralluoghi che attraverso mozioni, interrogazioni, accessi agli atti con interessamento anche dei carabinieri del Nas. E come dimenticare le botticelle con i poveri cavalli che sono costretti ad estenuanti camminate sotto il sole cocente. Anche qui, in campagna elettorale, la cara Virginia aveva promesso che l’abolizione delle botticelle sarebbe stato il primo provvedimento della sua Amministrazione a favore degli animali ma, ancora oggi – prosegue l’esponente di FdI – siamo in alto mare”.

“Ecco perché Raggi è una nemica degli animali”

“Infine i cinghiali, i cui avvistamenti si sono moltiplicati in questi anni, con gli ungulati che, attirati dai rifiuti non raccolti, hanno raggiunto ogni quadrante della città finendo per impossessarsi di strade e giardini condominiali, spazi scolastici, parcheggi e giardini pubblici. Questi sono i risultati della Raggi e se anche la sua delegata al benessere degli animali di Roma Capitale ha deciso di rinunciare all’incarico proprio per la gestione delle botticelle e dei cinghiali, è più che evidente il fallimento su queste tematiche ed è chiaro che non si può nascondere la polvere sotto il tappeto”, conclude Figliomeni.