Tangenziale est, al posto dei vecchi alberi solo asfalto e smog

Ci avevano sperato, i residenti del Tiburtino. Perché l’abbattimento della famigerata tratta sopraelevata della tangenziale est era stato presentato come un fondamentale momento di rigenerazione urbana. Attesa oltre trent’anni, e ora finalmente possibile. Niente più ecomostro, ma al suo posto giardini, spazi verdi e pedonali e piste ciclabili. Poi però le cose sono andate diversamente. E il progetto che sta venendo alla luce ai cittadini proprio non piace. Perché sembra tanto un’autostrada urbana, con una differenza rispetto a prima. Che il fiume di macchine anzichè in alto, passerà ancora più radente alle case. Ora poi ci si è messa anche la questione degli alberi, dal momento che sembra proprio che moltissime essenze verranno abbattute. Si tratta di piante vecchie, fanno sapere dal Campidoglio. E provvederemo con le nuove piantumazioni al più presto. Ma la gente non si fida, e il comitato di quartiere ha indetto una protesta per domani mattina. Per dire con chiarezza che qui il verde non si tocca. E che a quegli alberi nessuno vuole rinunciare.

Tangenziale est, la nuova superstrada che fa infuriare i cittadini

Non toccate i nostri lecci, stop a questo progetto scellerato

Ora tocca ai lecci, ma a cadere nella ‘fase due’ saranno anche una sessantina tra pini ed olmi. E tutto per far posto ale nuove corsie stradai della Tangenziale. Un progetto scellerato, al quale ci opporremo con tutte le nostre forze. Così il comitato di quartiere del Tiburtino, contro il taglio delle piante storiche deciso dal Campidoglio. Non crediamo nelle ripiantumazioni promesse dalla Raggi, attaccano dal comitato. Che già non vede di buon occhio la creazione della nuova ‘superstrada’ urbana. Visto che il progetto originario doveva essere molto diverso, e puntare sul verde e la mobilità dolce. Tra il piazzale ovest della stazione Tiburtina e via Guido Mazzoni ci sono anche platani alti decine di metri, proseguono i cittadini. Che ci fanno ombra d’estate, e ci proteggono dallo smog. Visto che anche dai dati diffusi da Arpa e e Legambiente questo rimane il quadrante più inquinato di Roma. Tagliare queste piante storiche è una follia, concludono dal territorio. Basterebbe potarle e tenerle bene. Ora intervenga la Raggi. Conceda la grazia per gli alberi condannati a morte e fermi il progetto scellerato che si sta portando avanti.

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