Termini, Tiburtina, San Lorenzo: è un unico supermarket della droga (video)

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San Lorenzo è certo uno dei quartieri più importanti di Roma. Ricco di storia, cultura, folklore, lì si respira la Roma di una volta, la Roma popolare. Adesso purtroppo non è più così. Quello che era un quartiere bonificato e riqualificato dalla presenza di osteria e locali vari, negli ultimi anni è precipitato nel degrado. Degrado che sembra ormai irreversibile. La sua sfortuna è di essere troppo vicino alla stazione Termini, preda di immigrati irregolari, spacciatori, delinquenti e criminali di ogni tipo, che rendono la più grande stazione italiana assolutamente pericolosissima per chiunque.

Da San Lorenzo a Termini, una zona di llegalità

Ma adesso c’è un fatto nuovo. Tra la stazione e San Lorenzo, esattamente sulle Mura Aureliane, arrpfittando del lockdown moltissimi stranieri ireegolari hanno colonizzato il sito, montando tende, strutture di fortuna e facendo del luogo una centrale della droga. Lo rivela il Giornale in un video-documento. Da tutta Roma e anche da fuori vengono italiani e stranieri a comprare droga e a drogarsi in quella che è una vera crak-house. Materassi, letti, immondizia, mobili vari, tende, coperte, bottiglie vuote, fornelletti di fortuna, e soprattutto sporcizia ovunque. Qui si viene per drogarsi. Disperati, clandestini, barboni, tossici, tutti qui.

A San Lorenzo morì per overdose Desirée Mariottini

Siamo a poche decine di metri da dove morì per overdose Desirée Mariottini, e ponesavamo che con lei sarebbe finita l’èra dello spaccio di San Lorenzo. Ma non è stato così, anzi, è diventato pure peggio. Dalla stazione Termini a San Lorenzo, passando per l’università La Sapienza, è un ininterrotto mercato della droga, di giorno e di notte, e nessuno interviene. Allungando un po’, si arriva alla stazione Tiburtina, la seconda stazione di Roma, anch’essa ostaggio e preda di immigrati fuorilegge, che si sono stabiliti in pianta stabile per le loro attività criminali, favorite e protette dai centro sociali nostrani.

Le istituzioni sono le prime responsabili del degrado

Le prime responsabili della assurda situazione le istituzioni: il comune di Roma, la regione Lazio, il governo. Che sanno e non fanno. Che conoscono la drammatica situazione perché le forze dell’ordine lo segnalano, ma che non intervengono e non prendono provvedimenti. Qunati altri morti e feriti ci vorranno per risolvere la situazione. Davvero, aspettano il fatto di sangue?