Che gioia il trasloco dei ministri Lamorgese, Di Maio, Speranza

Un trasloco spettacolare, quello dei ministri più invisi al popolo. Sono quelli che non vedremo più in almeno due casi e solo dall’opposizione nel terzo.
Nell’ordine, Luciana Lamorgese, Luigi Di Maio, Roberto Speranza. A quest’ultimo la legge elettorale e il Pd hanno offerto la sopravvivenza a palazzo. Ma non faranno più danni.

Il trasloco dei ministri peggiori
Abbiamo atteso il 25 settembre per essere sicuri di non averli più tra i piedi – anche se non solo loro, ovviamente – ma è ora che è arrivato il loro momento. Il trasloco di quei ministri era inevitabile, e tanti italiani ne saranno felici.
A partire dalla Lamorgese, che ha scientemente sabotato ogni iniziativa di contrasto all’immigrazione clandestina che potesse richiamare le politiche del suo predecessore Matteo Salvini. Il tema della sicurezza non è stato certo prioritario con lei al governo, ora dovrà tornare ad esserlo.
Esce di scena il principe del trasformismo, Luigi Di Maio, e anche qui si troveranno pochi italiani in lutto. Perché Di Maio ha ingannato il suo popolo, quello che aveva creduto nella rivoluzione pentastellata. Ma non puoi passare dalle piazze alle poltrone senza pagare mai dazio.
Hanno combinato troppi guai
Di Maio è arrivato persino a organizzare una scissione dal suo movimento mentre era ministro degli esteri e durante una guerra che avrebbe dovuto essere al centro delle sue preoccupazioni. Un irresponsabile che ha subito dagli italiani la legnata che meritava: se l’è cercata.
Infine, Roberto Speranza. Per carità, se lo incontri personalmente è anche un tipo a modo, educato, rispettoso. Ma al potere si trasforma e lo ha dimostrato con tutti i pasticci combinati nella lotta al Covid. Su di lui incomberà la proposta di commissione d’inchiesta parlamentare proprio sul suo operato. Oltre che il lavoro dei magistrati di Bergamo.
Ecco, questi tre – assieme ad altri – sono stati messi da parte dal popolo italiano. E già questo fa gioire tantissimi nostri connazionale. Governare meglio di loro non sarà difficile.