Trasporto disabili nel caos. E 12 famiglie vanno dall’avvocato

È caos nel trasporto disabili a Roma. Un servizio essenziale, per garantire a chi è stato meno fortunato di noi la possibilità di muoversi. Di andare a scuola per esempio. Oppure di recarsi presso le strutture convenzionate per ricevere assistenza, e se necessario le cure mediche prescritte. Per realizzare tutto questo, l’amministrazione comunale negli anni ha utilizzato formule diverse. Ma il grosso del servizio viene appaltato mediante una gara, e svolto con dei pullmini modello scuolabus. Attrezzati con pedana a scomparsa e tutto quanto l’occorrente per garantire la salita e la discesa della carrozzella in sicurezza, ove necessario. Fino a poco tempo fa questo servizio a Roma veniva svolto dalla società Meditral, ma successivamente l’appalto è stato aggiudicato alla società Tundo s.p.a.. Con l’obbligo per la subentrante di garantire il servizio e di tutelare le posizioni dei lavoratori. Presi in carico dalla precedente gestione. Ma qualcosa nel passaggio di consegne sembra essere andato storto. Così almeno denunciano una dozzina di famiglie, che sono andate direttamente dall’avvocato. E hanno firmato una diffida.

“La società Tundo s.p.a, che dovrebbe gestore il servizio, senza preavviso non avrebbe dato corso ai doveri assunti con l’aggiudicazione dell’appalto”. Così si legge nel documento legale, riportato virgolettato dal quotidiano Roma Today. Arrivando a una sospensione del servizio che si è realizzata “in assenza di qualsivoglia oggettiva giustificazione e nella mancata progettazione di soluzioni alternative’.
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Le famiglie dei disabili scrivono alla ditta del trasporto e sono pronte ad andare davanti al Giudice contro Comune, Asl e Regione

È finita davanti all’avvocato la vicenda sollevata da 12 famiglie di disabili. Che hanno lamentato la insufficienza del servizio reso dalla Tundo s.r.l., la ditta aggiudicataria dell’appalto. Ma il vaso di Pandora scoperchiato sembra essere molto più ampio. Infatti la stessa società sarebbe in difficoltà nel pagare gli operatori. E per questo molti avrebbero incrociato le braccia. Mentre sarebbe ancora da risolvere la questione del vecchio personale della Meditral. Che  in base al capitolato avrebbe dovuto essere garantito dal nuovo concessionario.

Una questione economica quindi, anche se in realtà il Comune avrebbe pagato. Ma per un errore del Dipartimento, i soldi sarebbero andati direttamente alla Tundo. E non alla Atals s.p.a. cessionaria del credito. Un gran pasticcio quindi. E come al solito a farne le spese sono i soggetti più deboli e indifesi. E le loro famiglie giunte ormai all’esasperazione.

Figliomeni (FDI), nessun assessore in Commissione trasparenza, fatto gravissimo

Sulla vicenda del trasporto disabili che a Roma non funziona. si sarebbe aperto anche un tavolo di ‘crisi’ tra il Campidoglio, la Regione Lazio e la Asl Roma 1. Per cercare di trovare una soluzione. E si starebbe cercando di coinvolgere altri soggetti, tra i quali delle cooperative di radio taxi. Per fornire vettore capaci almeno di rispondere alle chiamate individuali. Ma nella commissione trasparenza di giovedì dedicata proprio a discutere di questa emergenza gli assessori alla Mobilità e alla scuola Pietro Calabrese e Veronica Mammì non si sono presentati. La giunta 5 Stelle continua a brancolare nel buio, ha attaccato il consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente del Consiglio comunale Francesco Figliomeni. Con errori gravissimi, come il pagamento di ingenti somme che sono state versate ai soggetti sbagliati.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Commissione Marco Palumbo, del Partito Democratico. Ci aspettiamo risposte politiche e un immediato intervento per la ripresa e la ottimizzazione del servizio, ha dichiarato l’esponente politico dem. Ma intanto tutto tace, e per ora i disabili e le loro famiglie restano a piedi.

https://www.romatoday.it/politica/trasporto-disabili-diffida-comune.html