Tripodi: “Sulle Concorsopoli delle Asl di Latina la Guardia di Finanza mi ha dato ragione”

Concorsopoli Latina
«Ricordate le Concorsopoli all’ASL di Latina? Nel corso del processo un luogotenente della Guardia di Finanza conferma la bontà del mio esposto alle fiamme gialle del gennaio 2020, nel quale ho messo nero su bianco le segnalazioni e le incongruenze pervenute dai cittadini all’esito delle prove concorsuali». Lo scrive su Fb il consigliere regionale della Lega, Angelo Tripodi.
«Mi dispiace soltanto – prosegue Tripodi – che ci abbiano rimesso i tanti giovani che sognavano un posto di lavoro nel pubblico, studiando sodo dal giorno alla notte. Ho fatto solo il mio dovere da cittadino e da rappresentante delle istituzioni».

La deposizione al processo: “Promossi tutti i parenti dei politici”

Secondo quanto ha riportato ieri Repubblica, su 22 candidati che alla prova scritta avevano ottenuto 30 trentesimi, il massimo, 13 avevano rapporti di parentela con dipendenti dell’Azienda sanitaria di Latina e politici. Oltre la metà dei migliori nella selezioni per 70 posti da assistente amministrativo erano ” figli di”. Un dato shock quello rivelato giovedì, nel corso del processo per quella che è diventata nota come la concorsopoli Asl di Latina, dal luogotenente Maurizio Mazza, della Guardia di finanza, impegnato nelle indagini che portarono agli arresti dei dirigenti sanitari Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito e dell’ex senatore dem Claudio Moscarelli, attualmente imputati.
Davanti al Tribunale di Latina, il sottufficiale ha ricostruito la genesi delle indagini e illustrato uno spaccato caratterizzato da scambi di favori, in cui un lavoro all’Asl sembra fosse piuttosto facile da ottenere per chi aveva legami familiari con qualche potente dell’Azienda o con qualche politico, quasi tutti del Partito democratico.

La ricostruzione di Repubblica sulla Concorsopoli di Latina

Repubblica dà atto che far scoperchiare la pentola di un sistema torbido sono state una segnalazione fatta alle Fiamme gialle il 15 gennaio 2021 da un autista del 118, seguita da un esposto del consigliere regionale leghista Angelo Tripodi.  Una parentopoli a cui venne trovato rapido riscontro. Ecco dunque che su 2.906 candidati a svolgere la prova scritta sono stati solo 1.064, un terzo. All’orale poi, su 310 candidati appena 42 hanno ottenuto punteggi altissimi e 15 erano sempre parenti di dipendenti dell’Azienda. Fino al dato impressionante sui “migliori”: quasi tutti con rapporti di parentela tra candidati, personale dell’Azienda e politici. Scattarono quindi perquisizioni e sequestri, vennero fatti accertamenti sui rapporti tra i commissari e la ditta incaricata di formulare i quesiti, e vennero eseguite intercettazioni. Proprio le spintarelle ai ” figli di” sono state alla base degli stessi arresti. Si tornerà in aula il prossimo 6 ottobre.