Trucchi da bari e amnesie: ecco come il sindaco Gualtieri e i suoi stanno boicottando il referendum

referendum Gualtieri

Il Partito democratico ha annunciato 5 solennissimi No ai referendum sulla Giustizia. A Roma i suoi più autorevoli esponenti amministrativi (sindaco Gualtieri in testa) con pavloviana solerzia eseguono: stanno infatti boicottando i referendum in ogni modo. Boicottaggio tanto subdolo quanto vergognoso.

Lo ha spiegato bene Fabrizio Santori. “Chiediamo trasparenza – ha detto il consigliere capitolino della Lega – e un deciso impegno del sindaco Gualtieri e degli assessori competenti sui temi dell’informazione e della comunicazione istituzionali. Il vergognoso silenzio sui cinque referendum sulla giustizia al voto domenica prossima, fa risuonare per l’ennesima volta l’assordante silenzio di un modo di fare politica chiuso nei salotti. Lontano dall’iniziativa popolare e incapace di raggiungere traguardi seri. Proponiamo di pubblicare le schede con i vari colori, per esempio”.

Santori: “Gualtieri è responsabile sull’informazione inesistente sui referendum”

L’esponente del Carroccio ha ribadito la necessità di una più puntuale e chiara informazione ai cittadini, anche  in occasione degli  appuntamenti referendari. “Nonostante la mozione approvata all’unanimità in Assemblea Capitolina e anche in diversi Municipi grazie ai gruppi della Lega, l’informazione sui quesiti referendari si smarrisce nei meandri dei link e dei banner. Oppure nelle ricerche perditempo. E comunque il diritto di andare al voto è fatto di trasparenza, informazione, corretta comunicazione. Niente chiacchiere e opinioni, ma conoscenza di tempi, modi, orari, facilità di accesso alla lettura dei vari quesiti.

“Un diritto”, ha proseguito, “che esige l’espletamento rapido delle pratiche necessarie a  garantirlo, come ottenere un certificato anagrafico o un documento di identità, una tessera elettorale”, ha insistito il leghista, “e non può perdersi  dietro esasperanti file e continui percorsi ad ostacoli per avere dall’amministrazione atti che dovrebbero essere immediati o al massimo questione di poche ore. Il cittadino e la sua libera scelta siano pienamente tutelati”, ha chiesto Santori.

Ne sanno qualcosa gli elettori che in queste ore provano presso i rispettivi Municipi a chiedere i certificati elettorali. Almeno per tentare di ottenerli. Soltanto il Municipio delle Torri, guardacaso l’unico guidato dal centrodestra con Nicola Franco, risulta sollecito e tempestivo nell’esaurimento delle richieste.

Gli altri, come risulta a 7Colli dalle testimonianze che stanno arrivando in queste ore, rimpallano le richieste. In una maniera o nell’altra direttamente a via Petroselli. dove domenica (l’unico giorno a disposizione per votare) la calca e i disservizi saranno scontati e immancabili come le file sulla Pontina a Ferragosto. La giunta Gualtieri nel boicottaggio dei referendum sta facendo del suo peggio, ma stavolta il trucco c’è. E si vede.