Truffa sui rimborsi fiscali: attenti alle false email, rubano le credenziali bancarie

truffa sui rimborsi fiscali

L’ennesima truffa online è tornata a colpire: stavolta si parla di rimborsi fiscali, e i criminali digitali stanno utilizzando falsi loghi dell’Agenzia delle Entrate per spacciarsi per veri professionisti e derubarvi. L’obiettivo? Le vostre credenziali bancarie.

Non lasciatevi ingannare! Ricevere un’email con scritto che avete diritto a un rimborso potrebbe sembrare una buona notizia, ma attenzione: è solo una trappola ben architettata.

Come riconoscere le email truffa sui rimborsi fiscali

Queste email sono studiate per sembrare autentiche. Ecco come fare a smascherarle:

  1. Indirizzo del mittente sospetto: non appartiene all’Agenzia delle Entrate.
  2. Oggetto allettante: promettono rimborsi fiscali con importi casuali.
  3. Link pericolosi: cliccandoci, finirete su una pagina clone del portale ufficiale dell’Agenzia.
  4. Richiesta di informazioni bancarie: vi chiedono di scegliere la vostra banca per completare il “trasferimento”.

Ma non è tutto. Alcune email arrivano anche alla vostra PEC (Posta Elettronica Certificata), rendendo la truffa ancora più credibile.

Non cascateci: ecco come difendervi

La difesa migliore è sempre la prudenza. Non cliccate su link sospetti e mai inserite i vostri dati personali o bancari. L’Agenzia delle Entrate non vi chiederà mai queste informazioni via email.

Se avete dubbi sull’autenticità di un messaggio, fate queste verifiche:

  • Controllate la pagina ufficiale “Focus sul phishing” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
  • Contattate gli uffici tramite i numeri indicati su www.agenziaentrate.gov.it.
  • Rivolgetevi direttamente all’Ufficio territorialmente competente.

E ricordate: non rispondete mai a queste email e non richiamate i numeri indicati.

La truffa corre sul web, ma potete fermarla

Questa campagna di phishing è solo l’ultima di una lunga serie. Il vostro miglior alleato è l’informazione: se vi sembra troppo bello per essere vero, probabilmente lo è. Non fatevi ingannare e condividete questo articolo con amici e parenti, perché più siamo informati, più siamo al sicuro.