Lo hanno fatto di nuovo. Dopo gli episodi analoghi che di sono verificati nei mesi scorsi. Questa mattina, un gruppo di circa dieci persone di attivisti ambientalisti, riuniti nella sigla Ultima generazione, hanno bloccato il Grande raccordo anulare. Lo hanno fatto sdraiandosi per terra, al centro della carreggiata. Nella zona est dell’anello, in prossimità dell’uscita 13 su via Tiburtina. Immediate le ripercussioni sul traffico, che di prima mattina è già intenso in quella zona. Con automobilisti e motociclisti inferociti. Che hanno apostrofato poco elegantemente i manifestanti, al grido di ‘andate a lavorare’. Immediata anche la reazione della Polizia, con diverse volanti che si sono recate sul posto. Intimando alle persone sdraiate in strada, di alzarsi immediatamente. E provvedendo non senza fatica, alla progressiva liberazione delle corsie autostradali occupate.
Ambientalisti paralizzano il Grande raccordo anulare: l’ira degli automobilisti (video)
La protesta di Ultima generazione fa inferocire gli automobilisti. Una militante, facciamo così altrimenti non ci ascoltano
Ultima generazione è una associazione ambientalista, composta per lo più da giovani e giovanissimi. Che protestano contro i cambiamenti climatici. Chiedendo ai potenti del mondo di intervenire subito. Prendendo specifici impegni, per esempio sulla sostituzione dei combustibili fossili con fonti rinnovabili. E con la introduzione di best practices e di una corretta educazione ambientale fin dal periodo della scuola. Però, bloccando le strade non si incontra di certo il favore dei cittadini. Su questo tema, è intervenuta questa mattina una delle manifestanti, Cloe Bertini. La 24 enne ha spiegato alla stampa presente che “questo è l’unico modo per farci ascoltare. Siamo consapevoli dei disagi che stiamo creando, ma ogni volta avviciniamo almeno una persona alla nostra battaglia e questo è importante. Quindi non molliamo”.