Un’attrice lo aveva accusato di molestie sessuali: chirurgo romano assolto in Appello

Assolto in appello con formula piena il chirurgo del Sant’Andrea Antonio Brescia, finito a processo con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un’attrice. I giudici della Corte di Appello di Roma hanno fatto cadere tutte le accuse nei confronti del medico, che avevano portato in primo grado, lo scorso anno, a una condanna a 3 anni e mezzo.
Ad accusare il medico era stata Alessandra Monti, attrice di alcune fiction televisive, che aveva denunciato abusi durante una visita medica e che nel frattempo ha ritirato la querela ma il processo è andato comunque avanti perché il reato era procedibile d’ufficio. Oggi la decisione dei giudici, che hanno ribaltato il verdetto di primo grado, con la formula ‘perché il fatto non sussiste’.

“Abbiamo sempre creduto che la versione della persona offesa non fosse credibile e oggi la Corte l’ha confermato” ha detto all’Adnkronos il difensore di Brescia, l’avvocato Michele Gentiloni Silveri. “Questa sentenza restituisce al mio assistito la vita professionale e umana, che ora per lui può ricominciare”. “E’ stata fatta giustizia , l’accusa era assolutamente infamante e gravissima nei confronti di uno stimato professionista” aggiunge l’altro difensore, l’avvocato Marta Lucisano.
Con l’accusa di aver molestato (anche verbalmente) l’attrice Alessandra Monti (nella foto) durante una visita di controllo nel suo studio privato, il chirurgo Antonio Brescia era stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere dai giudici della prima sezione penale. Il reato contestato al medico, 66 anni, era violenza sessuale. Il pm Eugenio Albamonte aveva chiesto sei anni di reclusione. Il medico si era sempre dichiarato innocente.
Il 29 gennaio del 2018 è la giornata da incubo dell’attrice. Che però ha un prologo. Qualche giorno prima la Monti, 45 anni, si rivolge a Brescia per le conseguenze fisiche riportate dopo a una caduta in barca, lamentandosi del dolore che non le dà tregua. Il professore le fissa un appuntamento il 29 gennaio per eseguire una visita proctologica.
Secondo l’attrice il professore le avrebbe rivolto frasi ammiccanti, davanti alle quali l’attrice ha avuto un comportamento glaciale. Brescia avrebbe iniziato a palpeggiare la Monti, in un modo che – secondo l’accusa – non lascia alcuna incertezza. L’attrice torna a casa scioccata e la sera invia un messaggio al medico: «Non mi è piaciuto come si è comportato oggi (…) non sono una poco di buono». Il medico risponde: «Mi scusi e mi spiace, non lo penso assolutamente buona serata». Oggi è arrivata la sentenza della corte d’appello, che ribalta la condanna di primo grado.