Vaccini, ecco Astrazeneca. Ma nel Lazio arriveranno con il contagocce

Foto Ansa. Arriva finalmente anche il vaccino di Astrazeneca. Quello per cui l’Ecma (l’Agenzia europea del, farmaco ndr) ha messo più tempo per dare il via libera. E che invece sta spopolando in Inghilterra e nel Regno Unito. Grazie all’accordo tra lo stesso governo inglese, l’Università di Oxford e la ditta di Pomezia che produce il ‘carrello trasportatore’. Grazie al quale gli anticorpi possono essere iniettati ed attaccare il virus. Certo dispiace un po’ constatare come un brevetto italiano e una tecnologia realizzata a 30 chilometri da Roma siano finiti Oltremanica. E magari qualcuno lo potrà anche dire, visto che siamo stai i primi dopo la Cina ad affrontare la pandemia. Che abbiamo i medici e gli scienziati migliori del mondo. Ma che per ora dipendiamo dalle multinazionali straniere per i vaccini. Con i conseguenti ritardi che vediamo ogni giorno. Forse sarebbe stato il caso di mettere qualche risorsa in più sulla ricerca durante questo anno. Al posto di tanta (e spesso inutile) retorica. Ma tant’è, e adesso aspettiamo il siero dello Spallanzani. Che appena disponibile ci renderà finalmente autonomi. Intanto però dobbiamo metterci ‘una pezza’, come si dice da queste parti. E dopo i vaccini di Pfizer e Moderna quello di Astrazeneca potrà dare una mano. Anche se almeno per ora i numeri delle forniture previste non fanno certo sorridere.

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Servirebbero oltre 1,8 milioni di vaccini. Ma per ora il Lazio si ferma a 300 mila

Le linee guida del Ministero della salute e del comitato scientifico parlano chiaro. Il vaccino Astrazeneca è stato ‘sdoganato’, ma solo per una specifica fascia di età. Dai 18 ai 55 anni. Cifre alla mano comunque, solo nel Lazio parliamo di una potenziale platea di un milione e 850 mila persone. Solo che le prime 100 mila dosi arriveranno entro il 15 febbraio, e poi via via le altre per i prossimi tre mesi. Per una fornitura ch per ora si attesta sulle 300 mila fiale. Considerato il richiamo, significa che con questo siero entro la primavera saranno vaccinate non più di 150 mia persone. Meno del 10% degli aventi diritto. Allora si comincerà dalle categorie più esposte, come le Forze dell’Ordine e gli agenti di Polizia. Gli insegnanti e il personale ausiliario delle scuole, gli autisti dei mezzi pubblici. Mentre per la distribuzione si sta già pensando di utilizzare anche la rete dei medici di base. Oltre 4 mila nella nostra Regione, che potrebbero dare una grossa mano. Soprattutto considerando il fatto che questo vaccino si conserva semplicemente in frigo, tra i 2 e gli 8 gradi. In pratica, come quello anti influenzale.

La protesta dei Vigli urbani

Tra le categorie più a rischio che potranno godere delle prime forniture dei vaccini Astrazeneca dovrebbe rientrare anche la Polizia locale di Roma capitale. Tuttavia in questo caso non sono mancate le polemiche e i dubbi. Sollevati direttamente dal segretario romano aggiunto del sindacato unitario dei Vigili Marco Milani. L’età media nel Corpo è alta, ha chiarito Milani. E si attesta sui 57 anni, quindi fuori dalla fascia prevista per le somministrazioni di quest’ultimo prodotto. Mentre la quasi totalità dei nostri morti per covid, ben 19, superava i 55 anni di età. Appare quindi evidente, se non tragicomico ed inefficiente, quanto deciso finora – ha concluso il sindacalista. In riunioni che purtroppo vedono l’assenza delle osservazioni delle categorie interessate.

https://www.romatoday.it/attualita/vaccini-under-55-lazio-quando-iniziano.html