Valditara ci ripensa: salta la nomina di Concia. La Russa chiama l’ex deputata dem

“Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche, ho deciso di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione e del Mertio Giuseppe Valditara. “Il progetto ‘Educare alle relazioni’ andrà avanti senza alcun garante. Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti”, conclude il ministro.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a quanto si apprende ha telefonato ad Anna Paola Concia per invitarla al concerto di Natale di domani in Senato ed esprimerle “vicinanza umana”. I due, sempre a quanto si apprende, non avrebbero parlato della vicenda che sta coinvolgendo Concia in queste ore, dopo che il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è tornato sulla decisione comunicata ieri di affidarle il ruolo di coordinatrice del progetto di educazione affettiva nelle scuole. Una decisione su cui si erano scatenate le polemiche di una parte della maggioranza.

Trentamila firme contro la scelta di Valditara su Paola Concia
“In meno di 24 ore”, aveva annunciato Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, la onlus aveva “già raccolto quasi 30.000 firme contro la nomina di Paola Concia coordinatrice del progetto Educare al Rispetto e all’Affettività del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: non è una questione personale contro Concia ma una battaglia valoriale e politica per la Libertà Educativa della famiglia, violata da qualsiasi pretesa statale di mandare presunti esperti nelle classi dei nostri figli a spiegare quali sentimenti provare, come e quando”.
“Credevo davvero che l’orribile femminicidio di Giulia Cecchettin avesse segnato uno spartiacque”, ha commentato la Concia dopo il dietrofront di Valditara. “E’ stato così per le donne, che sono scese in piazza a migliaia, a prescindere dalle loro convinzioni politiche. È stato così per i giovani, che hanno fatto altrettanto e hanno animato dibattiti importanti nelle scuole. Non è stato così per quei settori estremisti dell’associazionismo e della politica che si sono mobilitati per sabotare la possibilità stessa di un confronto super partes. Peccato. Il mio impegno resta, così come quello delle istituzioni scolastiche, confermato oggi dal ministro. Lo rilanceremo nella prossima edizione di Didacta Italia e in ogni altra occasione utile”.