Villa Pamphilij, lo stabilimento urbano è un fallimento. 30 persone in tutto Agosto

Cronaca di un fallimento annunciato. Gli stabilimenti urbani voluti dalla sindaca Raggi sono stati un clamoroso e colossale flop. E non era difficile immaginarselo, visto che anche i numeri realizzati dal più ambizioso progetto Tiber sono sempre rimasti largamente sotto le medie sperate. Insomma, se ai Romani la spiaggia urbana sulle sponde del biondo (e sporco) Tevere non è piaciuta, non è andata meglio nei parchi. Al Laurentino come nella tenuta di Aguzzano, le sdraie e le attrezzature per i bimbi sono rimaste praticamente deserte. Ma forse il flop più clamoroso si è registrato al Villa Doria Pamphilij. Testimoniato dalla omonima associazione culturale, che ha fatto un monitoraggio accurato delle frequenze nella zona adibita a stabilimento urbano all’interno del celebre parco cittadino. E per il mese di agosto potremmo chiedere a prestito il titolo di un film del grande Troisi. Non ci resta che piangere. Le sdraio all’interno di una recinzione e arroventate dal sole sono rimaste praticamente vuote. Così come l’area giochi per i più piccini. Mentre le altre attrezzature della villa sempre secondo l’associazione non sarebbero state sanificate. Insomma, un modo sicuramente poco oculato di spendere le (poche) risorse pubbliche disponibili.

Trenta cittadini nel mese di agosto. Ecco il disastro dello stabilimento urbano di Villa Pamphilij

La denuncia dell’associazione per Villa Pamphilij arriva diretta alla sindaca Raggi. Ed è difficile replicare, anche perché è stato condotto un monitoraggio accurato. Il parco urbano di Villa Pamphilij praticamente non ha mai funzionato. Per totale mancanza di visitatori. I Romani infatti hanno continuato a frequentare il grande polmone verde a cavallo della via Olimoica. Ma non sono stati attratti dall’esperimento della sindaca. I numeri non mentono e  parlano chiaro. Quattro persone il 16 agosto, una persona il 17. Due visitatori il 18 agosto, due persone il 21. E poi una persona il 23, una il 24 e un nucleo familiare di sei membri il 27. Nessuno il 31, quando pioveva. In totale circa trenta persone registrate in trenta giorni. Che danno la misura di un flop clamoroso.

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La denuncia dell’associazione dei cittadini, intanto la Villa resta sporca e abbandonata 

Questo parco  non aveva certamente bisogno di uno stabilimento urbano al suo interno. Questa la denuncia dell’associazione ‘per Villa Pamphilij’ che ha condotto il monitoraggio nel messe di agosto. Perché la Villa ha i suoi tanti frequentatori abituali. Che chiedono soltanto di poter fruire degli spazi verdi in sicurezza. Hanno funzionato in parte solo i corsi di yoga, hanno osservato i cittadini. Ma per il resto è stato un disastro. I giochi per i bimbi non sono ancora sanificati e rimangono chiusi. L’erba è alta e in mezzo a vialetti e boschetti c’è tantissima sporcizia. Ecco, forse la Raggi avrebbe dovuto pensare prima a questo. Piuttosto che a mettere sdraiette che sono rimaste malinconicamente vuote e arroventate dal sole. Ovviamente, pagate con i soldi di tutti i contribuenti romani.
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