Zingaretti, a Roma nessun accordo sottobanco con M5S. Raggi una catastrofe

Chi conosce un po’ la storia di Zingaretti presidente della Regione Lazio e di Raggi sindaco di Roma esclude che ci possa essere un accordo sottobanco. Questa la dichiarazione resa ieri sera nel corso della trasmissione Porta a Porta dal segretario del Pd, che ha voluto mettere i puntini sulle i per la prossima campagna elettorale in città. Quella che si giocherà la prossima primavera per intenderci. E dove l’alleanza governativa tra i dem e i 5 Stelle sembra lontana anni luce.  Motivo del contendere sempre lo stesso, il giudizio negativo sull’azione amministrativa della Raggi. Che invece Grillo e i suoi vogliono assolutamente ricandidare. Noi saremo all’opposizione di Raggi, ha proseguito Zingaretti. Perché come sindaco, lo dico da cittadino romano, è stata una catastrofe. Parole sentite ieri sera da qualche milione di telespettatori, e che hanno immediatamente suscitato la replica piccata dei 5 Stelle. A conferma di una alleanza innaturale che si basa solo su un accordo di potere. Ma che alla prova dei fatti sul territorio si sgretola come neve al sole.

Zingaretti, la Raggi è stato il problema di Roma in questi 5 anni (video)

A tre giorni dal voto alle regionali e sul referendum Zingaretti massacra la Raggi a Porta a Porta. È stata una catastrofe. Il M5S, pensi al taglio dei posti letto

La Raggi per Roma è stata una catastrofe. Questo il durissimo giudizio espresso ieri in televisione dal governatore del Lazio e segretario dem Nicola Zingaretti. E dal mondo pentastellato sono arrivate subito le repliche. A cominciare dal capogruppo in Campidoglio Giuliano Pacetti, uno dei fedelissimi ancora baciato dal ‘raggio magico’. Il M5S e Virginia Raggi sono la salvezza di Roma dopo 20 anni di amministrazioni, ha dichiarato Pacetti. Zingaretti pensasse a gestire il Pd, lo vedo agitato e in difficoltà. Ma anche l’assessore al personale Antonio De Santis spara a zero. Quando parla di catastrofe, Zingaretti dovrebbe pensare alla Regione Lazio. E quindi ai tagli dei posti letto. Alla privatizzazione dilagante e alla distruzione pianificata a tavolino di un modello di sanità pubblica. Di catastrofi Zingaretti è proprio un grande artefice. Ma le polemiche non si spengono qui, perché lo stesso numero uno dei dem ha rilanciato anche sul futuro candidato a sindaco di Roma.

Il Segretario dem, per Roma ho in mente un nome ma lo dirò dopo le regionali

Sfiduciata la Raggi in diretta Tv, Zingaretti fa sapere di avere un nome alternativo. Sul fronte di un possibile candidato sindaco di Roma del centrosinistra. Ce l’ho in mente ma lo dirò dopo le elezioni regionali, ha dichiarato il Segretario del Pd sempre ieri a Porta a Porta. Ma non sembra che sarà Monica Corinna’, che si è auto candidata nei giorni scorsi per il fronte progressista. E che si è detta disponibile a scendere in campo per le prossime primarie, se mai ci saranno. Intanto, nell’attesa che Zingaretti sfogli la margherita e comunichi il candidato ufficiale del Pd, tra i dem e i 5 Stelle volano gli stracci. E forse con le elezioni di domenica prossima alle porte il momento non poteva essere peggiore.

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