Zingaretti dorme da sette anni mentre le spiagge del Lazio spariscono

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”Le spiagge del litorale del Lazio non esistono più, alla faccia di Nicola Zingaretti che si riempie la bocca di tutela dell’ambiente in occasione della Giornata mondiale e non ha contrastato l’erosione costiera con interventi strutturali e risolutivi dal 2013”. Così il capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio Orlando Angelo Tripodi, promotore della commissione Erosione costiera nel 2018. ”Nel pacchetto ‘sblocca opere’, presentato dalla Lega a marzo, c’era il ‘ripascimento della costa’ – sostiene Tripodi -. Il cui iter si è incredibilmente interrotto, dopo anni di latitanza di Zingaretti, per l’immobilismo anche di alcuni Comuni.

Anche per le spiagge la regione è in ritardo

L’emblema è il protocollo Latina-Sabaudia, pari a 1.100.000,00 euro, definito una Ferrari ferma in garage dall’assessore regionale Mauro Alessandri mesi fa. I lavori dovevano essere effettuati già un anno fa – continua il capogruppo della Lega -. I balneari sono costretti a subire l’inefficienza della pubblica amministrazione, il mancato coraggio del governo Conte sul decreto attuativo per la proroga delle concessioni al 2033 voluta dall’ex ministro Gian Marco Centinaio e gli effetti negativi del Coronavirus. Zingaretti risponde all’appello per la tutela dell’ambiente, dell’economia e del turismo? Che vogliamo fare?”.

Ostia, i lavori dovevano iniziare da mesi

Anche il consigliere capitolino dlela Lega Davide Bordoni all’attacco. ”Ostia nella parte delle spiagge libere di ponente, tra lo sgomento e il disagio dei bagnanti, è un cantiere a cielo aperto. Ho provveduto a fare un sopralluogo questa mattina e la visione lascia perplessi. L’Amministrazione anche quest’anno aspetta l’inizio della stagione per fare i lavori di ripristino, manutenzione e messa in sicurezza”. Così il consigliere della Lega. ”Altro che mascherine sul viso e Seapass in tasca, per camminare sull’arenile servono le ”scarpe antinfortunistiche”. E meno male che c’è pure qualche consigliere M5s che, dalle pagine social, si vanta di questi lavori che costringono le persone a fare slalom tra calcinacci, ruspe, blocchi di cemento e materiale di risulta”.

Qualcuno esclama: ”Non potevano pensarci prima?”, mentre assiste alla posa della pavimentazione colorata. Non è troppo tardi invece per lasciare aperto almeno il lungomare dalla rotonda di via Cristoforo Colombo fino a via Giuliano Da Sangallo (circa 4km!) e dire no alla pedonalizzazione che dal 1 luglio porterà il caos ad Ostia. Ribadisco con forza la contrarietà ad un progetto assolutamente sbagliato, non condiviso e calato dall’alto, che creerà solo ulteriori problemi agli operatori commerciali, balneari e turistici peggio di quanto abbia fatto il Covid”, conclude Bordoni.