Fallisce il ‘piano Rom’ della Raggi. Dopo gli sgomberi gli sbandati vagano per strada

Sembra avviato al fallimento anche il ‘piano Rom’ messo in campo dalla sindaca Virginia Raggi e dall’amministrazione capitolina. Un progetto ambizioso, per il quale erano state anche stanziate ingenti risorse. Oltre un milione di euro solo per Castel Romano, tanto per fare un esempio. Dove la gestione e il superamento dell’emergenza si sarebbero dovuti realizzare tramite azioni progressive, coordinate con la cooperativa sociale Astrolabio che si è aggiudicata l’appalto. Ma poi è intervenuta la Magistratura, sequestrando l’insediamento. E nominando proprio la Raggi custode giudiziaria. Così le date previste per gli sgomberi e per trasferire le prime 21 famiglie entro fine settembre e gli ultimi nuclei a fine 2021 sono saltate. Anche perchè di case popolari disponibili ad accogliere i nomadi sembra che non ce ne siano. E quando si è diffusa la voce di una possibile collocazione a Santa Palomba i cittadini sono scesi in piazza inferociti.

Così l’accusa maggiore che viene rivolta contro il Campidoglio è proprio questa. Agire senza un piano ben preciso. Soprattutto quando vengono decisi gli sgomberi. Come successo di recente per il campo tollerato adiacente lo stadio Olimpico. O in precedenza per il Tiber sulla Flaminia. E la gente scacciata via finisce per vagare per la città, formando un esercito di nuovi invisibili. Quegli oltre 300 micro campi censiti dalla Croce Rossa che rischiano di diventare una vera e propria bomba sociale e sanitaria per la Capitale.

Polpetta avvelenata per la Raggi. Ora è custode giudiziaria del campo di Castel Romano

Dopo un mese e mezzo dagli sgomberi del campo Rom al Foro Italico ancora baracche bagni chimici e suppellettili abbandonati

La denuncia arriva direttamente dal secondo Municipio, ed è diretta contro il Campidoglio e la Raggi. Dopo i recenti sgomberi di via del Foro Italico e di viale Pretoriano Roma Capitale si è eclissata, ha scritto in una nota la presidente Francesca Del Bello. E ha lasciato centinaia di persone senza meta, senza sostegno e senza assistenza. La Raggi dopo aver fatto propaganda sulla pelle dei più deboli non si preoccupa neppure di individuare luoghi di accoglienza adeguati all’emergenza, ha proseguito la Del Bello. Come ripotato dal quotidiano online Roma Today. E la sindaca ha di fatto aperto a Roma una crisi umanitaria è una crisi ambientale. Che mostrano i loro effetti devastanti ogni giorno sul territorio. Fin qui i vertici della politica locale. Che puntano il dito sulle aree dove sorgevano i campi, adesso abbandonate. Come discariche a cielo aperto, con roghi tossici che si accendono ogni sera. Ma anche dal punto di vista della gestione delle persone sgomberate non sembra che sia andata meglio.

Incendio al campo rom del Foro Italico: nube nera su Roma, interrotta la Roma-Viterbo

Oltre 100 persone sparite nel nulla. E adesso scatta l’allarme sociale e sanitario

I Rom sgomberati al Foro Italico erano 129, mentre a viale Pretoriano la stessa sorte e’toccata a 12 migranti. Ma anche a 5 cittadini italiani. E solo una dozzina di queste persone sono state orse in carico dalla sala operativa sociale del Comune. E trasferite in alloggi a Parioli e ad Ostia. Tutti gli altri sono spariti nel nulla come fantasmi. Probabilmente stabilendosi ai margini dei parchi dei quartieri limitrofi. Come Villa Ada, o il Parco delle Valli a Talenti. E creando ovviamente nuova emarginazione e nuovi disagi. Per non parlare del rischio sanitario, che in questo periodo è altissimo per tutti. Insomma, il ‘Piano Rom’ della Raggi ha scontentato tutti. E non è riuscito a dare risposte valide per nessuno.

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