Gérard Depardieu a processo a Roma: “Tre pugni in faccia a Rino Barillari”

Ha aggredito a Roma all’iconico Harry’s Bar di Via Veneto il fotografo Rino Barillari con tre cazzotti. E adesso lui, l’attore francese Gérard Depardieu, dovrà andare a processo, con l’accusa di lesioni. La parte lesa è proprio il “re dei paparazzi”, che lo ha denunciato per quanto accaduto il 21 maggio 2024. E, anche se la giustizia è lenta, adesso è arrivato il momento in cui l’attore e il fotografo si ritroveranno nuovamente faccia a faccia. E non per degli scatti. Il 17 giugno, infatti, nel Tribunale di Roma avrà inizio il processo.
Gérard Depardieu vs Rino Barillari: la ricostruzione dei fatti
Depardieu si trovava a Roma con la compagna Magda Vavrusova. Quel giorno, il 21 maggio, era andato a pranzo con la donna e altri amici all’Harry’s Bar di Via Veneto. L’attore, infastidito dalle foto scattate da Barillari mentre mangiava, ha reagito con violenza. Secondo le testimonianze, l’attore ha lanciato del ghiaccio contro il fotografo e lo ha colpito con tre pugni al volto, provocandogli un trauma cranico e contusioni facciali giudicate guaribili in dieci giorni.

Versioni contrastanti sull’accaduto
Barillari aveva raccontato di aver scattato alcune foto a Depardieu e alla sua compagna, quando era stato aggredito dall’attore. “Mi ha dato tre cazzotti in faccia. Mi fa male la testa, mica ho più 15 anni, ce ne ho 79”, aveva dichiarato all’epoca il fotografo. Dall’altra parte, la compagna di Depardieu, Magda Vavrusova, aveva accusato Barillari di averla spinta violentemente al busto e al petto nel tentativo di scattare le foto, sostenendo di aver provato dolore a causa dell’atteggiamento del fotografo.
Il processo
A seguito dell’aggressione, Depardieu è stato citato in giudizio con l’accusa di lesioni personali. Il processo è previsto per il 17 giugno presso il tribunale di Roma. Ma l’attore francese non viene da un periodo facile in termini legali. Infatti appena uscito da un altro processo, che lo vede sconfitto: è stato condannato a 18 mesi di carcere con sospensione dal tribunale di Parigi per violenza sessuale, e questo nuovo procedimento giudiziario potrebbe aggravare la sua posizione legale.
Quanto accaduto lo scorso anno ha riportato alla memoria le scene della “Dolce Vita” romana, quando i paparazzi inseguivano le celebrità nei locali di via Veneto. Il titolare dell’Harry’s Bar, Piero Lepore, ha commentato: “Erano scene che succedevano fino a 15 anni fa: prima ci eravamo abituati, oggi sembra di essere tornati indietro nel tempo”. La vicenda ha sollevato interrogativi sul confine tra diritto alla privacy e libertà di stampa, e sarà il tribunale a stabilire le responsabilità dell’accaduto.