Roma, 30 fotovoltaici col mutuo da 3 milioni, intanto Gualtieri ‘distribuisce’ 4 milioni di fondi giubilari ad altri Comuni

Roma, sullo sfondo un classico fotovoltaico, in primo piano il sindaco Gualtieri (commissario per il Giubileo) e la vice sindaco Scozzese, con delega al Bilancio

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Roma, il Campidoglio annuncia investimenti “green”, ma il colore dominante resta il rosso del debito nella capitale. La Giunta Gualtieri ha approvato lo scorso 6 novembre (assenti sindaco Gualtieri e assessore allo Sport Alessandro Onorato) un nuovo mutuo da 2,8 milioni di euro per pagare nuovi impianti fotovoltaici che sorgeranno presto su edifici comunali. In particolare, il progetto prevede 30 nuovi impianti fotovoltaici, più la manutenzione di 110 impianti pre-esistenti. Tutto giusto, tutto sacrosanto, tutto ‘verde’. Ma, ancora una volta, lo fa a debito. In una città commissariata sul proprio buco di bilancio (da circa mezzo miliardo di euro) fino al 2028 (incluso), con il sindaco Gualtieri che svolge anche il triplo ruolo di Commissario per il Giubileo più il ruolo di Commissario per il rientro dal debito, e che negli ultimi mesi ha già acceso mutui-monstre per strade e ponti, la domanda è semplice. Perché Roma continua a vivere a rate anche quando esistono fondi giubilari, regionali, ministeriali e PNRR esattamente per questi interventi?

Giubileo spa: milioni agli ospedali dei Comuni della provincia, zero per i tetti di Roma

Il paradosso politico è che, mentre il Campidoglio (sindaco e vice Scozzese, con delega al Bilancio) accende nuovi mutui per il fotovoltaico ad Anno Santo ancora in corso, nei mesi scorsi Giubileo spa – la società che gestisce i fondi giubilari per conto del commissario al Giubileo – ha distribuito circa 4 milioni di euro di fondi giubilari per interventi sanitari su comuni della Città Metropolitana.

Circa 4 milioni di fondi pubblici giubilari sono stati stanziati, difatti, per l’ospedale riuniti di AnzioNettuno e per l’ospedale di Frascati, come da noi già rilevato in una precedente occasione. Tutti interventi importanti, sia chiaro, ma che riguardano comuni della provincia di Roma, non la Capitale e non direttamente il Giubileo.

A fronte di tutto ciò, per mettere pannelli sui tetti comunali – a Giubileo in corso – si corre in banca, non – nel caso – da Giubileo 2025 spa, in Europa o a Palazzo Chigi.

Fuori dal “circuito” dei fondi: Roma isolata nella giungla dei finanziamenti

C’è un altro dato che stride. Mentre i ministeri, la Regione Lazio e lo stesso PNRR mettono in campo linee di finanziamento dedicate alle comunità energetiche comunali, al fotovoltaico pubblico, ai parchi solari dei Comuni, Roma continua a scegliere la strada più vecchia: ossia sempre il mutuo.

Nel settore dell’energia rinnovabile, molti enti locali si agganciano a bandi, avvisi pubblici, strumenti europei che coprono una quota rilevante degli investimenti. Il Campidoglio, invece, sembra sistematicamente “fuori dal giro”: niente fondi giubilari per i fotovoltaici capitolini, poco o nulla intercettato sul fronte PNRR e fondi regionali. E allora l’equazione è sempre identica: opere pubbliche uguale debito futuro.

Una città commissariata che continua a premere sul pedale del debito

Questo mutuo da 2,8 milioni non arriva in un deserto. Nelle ultime settimane la Giunta Gualtieri ha già detto sì a un mega-finanziamento da 117 milioni per il Ponte dei Congressi e a un mutuo-record da oltre 58 milioni per rifare le strade della grande viabilità. Quindi Roma commissariata per il rientro dal debito continua a caricarsi nuovi pesi come se fosse una città in piena salute finanziaria. Il fotovoltaico, in questo schema, diventa l’ennesimo tassello di una strategia che scambia l’urgenza di fare opere con l’abitudine di farle sempre e soltanto a debito.

Fotovoltaico capitolino: 30 impianti nuovi, 1 solo pagatore: il contribuente

La delibera di Giunta n. 409 ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la “Manutenzione straordinaria impianti fotovoltaici” di Roma Capitale. Nel pacchetto: riqualificazione di 110 impianti esistenti, distribuiti sugli immobili comunali, con aumento di potenza dove possibile, e la realizzazione di 30 nuovi impianti sui 15 Municipi. In più, un sistema di monitoraggio centralizzato per controllare da remoto produzione e funzionamento. Totale dell’operazione: 2,8 milioni di euro. Non fondi a fondo perduto, non risorse europee o giubilari, ma indebitamento puro.