Roma, autoambulanze dirette al Gemelli ferme nel traffico: sotto accusa la ciclabile

Due immagini di Welcome to favelas con una autoambulanza ferma nel traffico e la ciclabile libera

Roma si trova ancora una volta al centro di una polemica che intreccia viabilità e salute pubblica. L’installazione di una pista ciclabile lungo uno dei percorsi chiave verso il Policlinico Gemelli, uno dei principali ospedali della Capitale, ha provocato un aumento significativo del traffico. Con conseguenze potenzialmente gravi per le ambulanze dirette al pronto soccorso. La notizia è stata pubblicata da Welcome to Favelas, corredata dal parere di un medico che cita un articolo scientifico, ed ha creato una grande e per certi versi feroce dibattito pubblico.

Roma, autoambulanze dirette verso l’ospedale Gemelli ferme nel traffico

La congestione stradale lungo queste arterie vitali è diventata un problema quotidiano. Il tratto interessato, già noto per la sua densità di traffico, ha visto peggiorare ulteriormente la situazione a causa della riduzione dello spazio carrabile per fare spazio alla pista ciclabile. La necessità di conciliare la mobilità sostenibile con un’efficiente circolazione dei veicoli di emergenza si è trasformata in una sfida difficile da gestire.

Roma, la ciclabile sotto accusa fa litigare i cittadini, tra pro e contro

Secondo i rapporti, le ambulanze che trasportano pazienti critici, come quelli colpiti da ictus cerebrale, rischiano ritardi fatali a causa degli ingorghi. Uno studio scientifico evidenzia che ogni ritardo di 30 minuti nelle procedure di trattamento per l’ictus può ridurre del 33% le probabilità di un recupero funzionale del paziente. Questi dati sottolineano l’importanza di un accesso rapido e fluido alle strutture ospedaliere, che viene messo a repentaglio dall’attuale situazione viaria.

“Sono un medico – scrive il sanitario su Welcome to Favelas – e vi dico che se ci fosse un paziente con ictus cerebrale le sue chance di sopravvivere e recupero sarebbero fortemente peggiorate da questi ritardi. L’articolo scientifico “The estimated odds of functionals independence decreased by 33% for every 30 minute delay in the interval from arterial puncture to end of EVT – Trattamento medico per ictus”.

La questione sta generando dibattito pubblico, con crescenti richieste di revisione del progetto della ciclabile. Mentre l’intenzione di promuovere una mobilità più sostenibile è stata accolta favorevolmente da molti. L’impatto sulle infrastrutture critiche, come i percorsi per le ambulanze, solleva interrogativi sulla pianificazione urbanistica.

Servirebbero percorsi alternativi e corsie preferenziali?

Le soluzioni prospettate includono l’individuazione di percorsi alternativi per le ambulanze o la creazione di corridoi prioritari. Ma l’implementazione di tali misure richiede tempo e risorse. Nel frattempo, i ritardi continuano ad accumularsi, mettendo in pericolo vite umane.

Il problema della viabilità a Roma, storicamente complesso, si scontra con l’esigenza di una città più verde e vivibile. Trovare un equilibrio tra la sicurezza dei cittadini e l’adozione di politiche sostenibili è una sfida urgente per le autorità comunali. Chiamate a intervenire prima che il prezzo di questa impasse diventi troppo alto.

Questa vicenda evidenzia ancora una volta quanto sia cruciale una pianificazione urbana intelligente. Che tenga conto di tutti gli aspetti legati alla mobilità e alla salute pubblica.