Roma-Eintracht Francoforte: in arrivo 3500 tifosi che nel 2023 demolirono Napoli

L’arrivo di circa 3500 tifosi dell’Eintracht Francoforte a Roma, in occasione della partita di Europa League contro la Roma, ha acceso un campanello d’allarme tra le autorità. La memoria degli episodi violenti che hanno caratterizzato la trasferta dei tifosi tedeschi a Napoli, nel marzo 2023, è ancora vivida. Allora, scontri e devastazioni hanno trasformato il lungomare partenopeo in un teatro di guerriglia urbana. Ora, l’attenzione si sposta sulla Capitale, dove la possibilità di nuovi disordini è considerata alta.
Autorità in allarme per Roma-Eintracht Francoforte
A preoccupare le autorità è il profilo radicale dei “Frankfurter ultras”, la frangia più estrema della tifoseria dell’Eintracht. Da anni, questo gruppo si distingue per comportamenti simili a quelli degli hooligan inglesi di un tempo. In trasferta, sono noti per muoversi in corteo, eludendo i controlli delle forze dell’ordine e cercando lo scontro con i tifosi avversari. La loro ideologia, dichiaratamente di sinistra, e il gemellaggio con gli ultrà dell’Atalanta, storici rivali dei romanisti, aumentano ulteriormente il rischio di tensioni.

3500 tifosi che nel 2023 demolirono Napoli: contesto esplosivo
Gli ultras tedeschi, secondo le prime indiscrezioni, potrebbero radunarsi nel centro di Roma, in aree come piazza del Popolo, prima di dirigersi verso lo stadio Olimpico. Questa scelta metterebbe a rischio luoghi strategici frequentati dalla tifoseria giallorossa, come piazza Mancini, i chioschi intorno all’Obelisco del Foro Italico e il vicino ponte Milvio. Gli scontri potrebbero coinvolgere anche altri punti sensibili della città, già provati da episodi recenti di violenza, come i disordini nel quartiere Monti tra tifosi laziali e ultras della Real Sociedad.
Il ricordo della sfida tra Lazio ed Eintracht del 2018 è ancora vivo: in quell’occasione, scontri tra tifosi tedeschi e romani causarono danni ingenti. Gli investigatori italiani temono una ripetizione di quegli episodi, aggravata dalla presenza di una rappresentanza degli ultrà dell’Atalanta, fedeli alleati dei tedeschi.
La sfida logistica e di sicurezza
Le autorità italiane stanno lavorando per prevenire una potenziale escalation di violenza. La Digos è impegnata nel monitoraggio delle strutture ricettive che potrebbero ospitare i tifosi tedeschi, con l’obiettivo di prevenire spostamenti non autorizzati. Un piano di sicurezza mira a concentrare i tifosi ospiti a villa Borghese, per poi trasportarli allo stadio con navette dedicate. Tuttavia, il rischio di una dispersione dei gruppi e di cortei non autorizzati nel centro storico resta alto.
L’area intorno all’Olimpico, parte del sito patrimonio dell’Unesco, rappresenta una delle principali preoccupazioni. Le forze dell’ordine saranno impegnate nel difficile compito di contenere i movimenti degli ultras tedeschi, evitando scontri con i tifosi romanisti.
Il peso del passato e la necessità di prevenzione
La rivalità tra i gruppi ultrà di destra della Roma e quelli di sinistra dell’Eintracht e dell’Atalanta rende il contesto particolarmente delicato. Le tensioni politiche e sportive, sommate ai precedenti episodi di violenza, creano un mix esplosivo che richiede una gestione attenta e coordinata.
Roma si prepara così a una giornata ad alta tensione. La partita di Europa League in programma il 30 gennaio non sarà solo un evento sportivo, ma un banco di prova per la sicurezza della città e per la capacità delle autorità di evitare che il centro storico si trasformi in un nuovo campo di battaglia.