Spazzatura, i quartieri scoppiano di rifiuti. La protesta dei commercianti di Centocelle (video)

Video Roma Today. La città è ancora letteralmente invasa dalla spazzatura. Nonostante le promesse dell’Ama e del Campidoglio di risolvere almeno temporaneamente l’emergenza. Tramite il conferimento dell’immondizia in altre Regioni disponibili. Abruzzo, Toscana, Campania, e tra pochi giorni anche Marche, Puglia, Emilia Romagna e Lombardia. Tutto a caro prezzo però, con gli inevitabili aumenti che i cittadini della Capitale si ritroveranno in bolletta. E con una Tari che è già tra le più alte d’Italia. Intanto in attesa di una soluzione definitiva, si continua a navigare a vista. E in alcuni quartieri, la presenza ingombrante e puzzolente dei sacchetti attorno ai cassonetti stracolmi sta diventando un grave problema. Per l’igiene pubblica e per il commercio. Come a Centocelle, dove Roma Today ha effettuato un report accurato. Intervistando alcuni esercenti e girando un video. E la realtà che emerge è sconfortante. Locali vuoti, soprattutto all’esterno. Dove adesso si potrebbe mangiare in libertà, a pranzo e a cena. Nei dheors allestiti anche grazie all’aumento dell’occupazione di suolo pubblico decisa dal comune. Ma a chi andrebbe di addentare una bistecca o di gustarsi una carbonara in mezzo a cumuli di immondizia?

Ristoratori esasperati: la spazzatura a Roma non viene ritirata, sospendere la Tari

I ristoratori di Centocelle infuriati per la spazzatura in strada

I ristoratori romani sono infuriati per la spazzatura non raccolta in strada. Che spesso si trova proprio davanti ai loro locali. Con la conseguenza che i potenziali clienti non si fermano a mangiare o a prendere l’aperitivo nei dheors costruiti a caro prezzo. Proprio per rispondere alle esigenze di sicurezza e distanziamento all’aperto dettate dalla pandemia. Così a Centocelle sono state raccolte le voci di Marcello Iacovolta, titolare del Bistrot Lo Sciabbecco di piazza delle Camelie. Di Davide Vittori, titolare della pasticceria gelateria L’Antica Castani. E di Federica, dipendente di Pizza Paradiso, sempre in via dei Castani. “Una situazione insostenibile perché la gente scappa per la puzza, oltre che per il disagio – dice Marcello -. Ora che si iniziava a lavorare, con i dehors messi a disposizione dal Comune, ci ritroviamo così”. “La sindaca venisse qui a vedere come siamo messi – sottolinea Davide -. Ma senza avvisare, perché pulirebbero prima del suo arrivo”.

https://www.romatoday.it/attualita/video-cassonetti-pieni-rifiuti-a-terra-accanto-pedane-dehors.html

Il problema delle utenze non domestiche

Il problema della spazzatura in strada non riguarda solo la difficoltà a reperire siti idonei dove conferire i rifiuti. Con la guerra aperta tra la Raggi e Zingaretti sulla gestione di questa emergenza. Ma anche la scelta operata dal Campidoglio e dall’Ama. Che non ha voluto rinnovare  l’appalto alla Multiservizi per il ritiro delle utenze non domestiche. Proprio quelle che tra gli altri interessano bar e ristoranti. Così circa 150 lavoratori precari sono rimasti a casa. Perché erano impiegati per lo svolgimento di questo specifico lavoro. E i sacchetti sono desolatamente per strada. In attesa della soluzione (se arriverà) al problema della raccolta dell’immondizia a Roma, forse ripristinare almeno questa forma di raccolta speciale potrebbe dare una risposta in tempi rapidi. Alle giuste proteste di centinaia di ristoratori e di esercizi commerciali.

I ristoranti riaprono, ma con la spazzatura in piazza. È allarme rifiuti per le utenze non domestiche